Gran parte della Storia romana, già dai tempi più antichi, è caratterizzata dall’ascesa di alcune importanti famiglie, che spesso hanno segnato in modo decisivo il corso degli eventi – si pensi per esempio, per la Storia repubblicana a famiglie come i Fabii e gli Scipioni.
Questo resta valido per l’intero corso della Storia romana, anche attraverso la tarda antichità e il medioevo.
Proprio per quanto concerne l’alto medioevo, una delle più importanti (e potenti) famiglie dell’impero romano è quella dei Phokas (Foca in italiano), che ha fornito un gran numero di comandanti e un imperatori allo Stato romano.

L’origine dei Phokas è tutt’altro che chiara, e ancora oggi dibattuta.
Lo storico di XI secolo Michele Attaliate cerca di collegare in modo fantasioso i Phokas non solo a Costantino, ma addirittura sia ai Fabii che agli Scipioni. Si tratta però chiaramente di una discendenza artificiosa, creata per glorificare il nuovo regnante Niceforo III Botaniate, che si proclama imparentato con i Phokas.
Anche se è impossibile da confermare, l’ipotesi più probabile è che i Phokas abbiano origini armene o georgiane. Sappiamo solo per certo che a un certo punto, nel corso del IX secolo, si insediano in Cappadocia, iniziando ad accumulare terre e potere e inserendosi nel grande “gioco” dell’aristocrazia militare del periodo.
Il primo membro attestato della famiglia, nell’872, è il turmarca Phokas, probabilmente il vero capostipite della dinastia.
Ad assurgere alle prime glorie è tuttavia il figlio, Niceforo Foca il Vecchio, uno dei migliori generali del IX secolo.
Con una sfolgorante carriera dal basso al servizio di Basilio I, Niceforo il Vecchio fa la scalata tra i ranghi, passando da essere stratego del thema Charsianon dopo l’878, a comandante delle forze imperiali nel Sud Italia (dove ottiene numerose vittorie contro gli Arabi), tra 886 e 892, sotto Leone VI, fino ad assurgere a Domestico delle Scholae – di fatto, il comandante il capo dell’intero esercito imperiale – nell’895, un anno prima della morte.
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I suoi figli, Leone Foca il Vecchio e Barda Foca il Vecchio (l’epiteto ripetuto, come per Niceforo, è per distinguerli dai successivi membri della famiglia con lo stesso nome), hanno meno fortuna: Leone, a sua volta Domestico delle Scholae, viene prima sconfitto dai Bulgari e poi accecato per aver tentato di opporsi all’ascesa dell’imperatore Romano Lecapeno nel 919.
Quanto a Barda, questi cade in disgrazia, ma alla morte di Romano nel 944 è un patrizio e un generale di alto rango – nel 941 è comandante del thema Armeniakon, e ha combattuto contro i Rus’ che hanno portato i loro raid contro Costantinopoli.
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Come il padre e il fratello, Barda è nominato nel 945, ormai passati i sessant’anni, Domestico delle Scholae dal successore di Romano, Costantino VII.
Barda di per sé non si rivela un comandante molto brillante, come dimostra la pesante sconfitta a Marash nel 953 per mano di Sayf ad-Dawla, nella quale perde il figlio Costantino – catturato, e morto di malattia in prigionia.
Tuttavia, il posizionamento dei suoi tre figli in ruoli di comando importanti si rivela una scelta cruciale per il futuro della famiglia: il già citato Costantino è stratego di Seleukia, Leone di Cappadocia e, infine, il figlio Niceforo è stratego del thema Anatolikon.
Sarà proprio Niceforo, nel 955, a essere scelto dall’imperatore per sostituire il padre come Domestico delle Scholae e a portare alla gloria il nome della famiglia.
Con le sue impressionanti campagne contro gli Arabi, riconquistando Creta prima e ponendo fine alla minaccia di Sayf ad-Dawla poi, si guadagna il soprannome di “morte pallida dei Saraceni”.
[Leggi anche La conquista di Aleppo (962). La “morte pallida dei Saraceni”]
Niceforo si rivela uno dei più grandi comandanti romani del suo periodo (e non solo), ed è l’unico membro dei Phokas ad assurgere all’onore più grande: la porpora.
Lo ricordiamo infatti oggi come Niceforo II Foca.
Il suo regno dura dal 963 al 969, e vede numerose campagne contro i nemici dell’impero. Tuttavia, il regime di Niceforo II causa presto il malcontento anche all’interno della sua cerchia più ristretta.
La moglie, Teofano, vedova del precedente imperatore e che lo ha aiutato a salire al potere, è anche l’artefice della sua caduta. Niceforo II è assassinato nel 969 dal suo generale, e nipote, Giovanni Tzimisce, che ne prende il post sul trono imperiale.
Leone Foca e i suoi figli, Niceforo e Barda il Giovane, si ribellano, ma Tzimisce riesce ad avere la meglio.
Proprio come il suo ominimo predecessore, Leone viene accecato, insieme al figlio maggiore Niceforo, e le loro proprietà confiscate, nel 971. Quanto a Barda il Giovane, viene costretto a farsi monaco e ad andare in esilio a Chio.
La storia dei Phokas non è tuttavia ancora finita.
Quando infine il figlio di Teofano dal suo primo matrimonio, il celebre Basilio II, sale al potere, questi richiama in servizio nel 978 proprio Barda il Giovane perché guidi gli eserciti imperiali contro l’usurpatore Barda Sclero.
Barda il Giovane ha infatti fama di somigliare molto allo zio Niceforo II, sia per le abilità come tattico che come guerriero.

Tuttavia, il piano dell’imperatore non va come previsto: Barda Foca, insieme ai figli Leone e Niceforo, infatti si ribella a sua volta a Basilio II, portando avanti per due anni una lotta che si conclude con la morte di Barda il Giovane stesso alla battaglia di Abydos nel 989.
Da quanto è narrato dalle fonti, Barda il Giovane galoppa contro Basilio II per affrontarlo personalmente, ma è improvvisamente colto da un malore (forse un infarto), e cade morto.
Con la morte di Barda il Giovane, la potente famiglia dei Phokas viene ridimensionata nel suo potere, perché non costituisca più una minaccia al potere imperiale – anche se la famiglia si renderà protagonista di un altro episodio di ribellione, nel 1022, e nel 1026 uno degli ultimi membri attestati viene accecato con l’accusa di aver complottato per deporre Costantino VIII.
Da qui in poi, i Phokas di fatto spariscono dalle fonti, solo per comparire, nei nomi di alcuni comandanti e prelati, nel XIII sec., tra i ranghi del cd. Impero di Nicea.
Bibliografia essenziale
P.A. Blaum 1994, The Days of the Warlords. A History of the Byzantine Empire, AD 969-991
A. Kazhdan 1991, “Phokas”, in Oxford Dictionary of Byzantium
W. Treadgold 1997, A History of Byzantine State and Society
