A molti sarà la nota leggenda secondo la quale il mitico re Artù, ferito mortalmente alla battaglia di Camlann, non sarebbe in realtà morto, ma in una sorta di stato dormiente, pronto a tornare quando l’Inghilterra ne avrà bisogno.
La figura dell’eroe dormiente, o “re nella montagna”, non è certo nuova a moltissime tradizioni folkloriche europee – e anzi, nella maggior parte dei casi coinvolge personaggi del tutto reali: si pensi per esempio a Carlo Magno e a Federico Barbarossa, che secondo la tradizione riposano entrambi all’interno di montagne della Germania.
Stupirà probabilmente scoprire che a questa tradizione dell’eroe dormiente è legato anche l’ultimo imperatore romano, Costantino XI Paleologo.
Storicamente morto il 29 maggio 1453 in un’ultima battaglia a Costantinopoli, Costantino XI infatti non sarebbe morto: secondo una leggenda sorta dopo la caduta della città, sarebbe stato trasformato in marmo da un angelo, proprio l’attimo prima di essere ucciso dagli Ottomani.
Ora starebbe aspettando la chiamata da Dio per risvegliarsi, salvare il suo popolo e ristabilire l’impero.

Secondo la leggenda, Costantino XI riposerebbe in una grotta segreta sotto la Porta Aurea (usata dagli imperatori per i trionfi). Quando sarà il momento, l’angelo risveglierà l’imperatore, gli consegnerà la spada che ha usato durante l’ultimo assedio di Costantinopoli e scaccerà i turchi fino alle loro terre ancestrali.
Questa leggenda è stata rappresentata anche in una serie di miniature per mano del cretese Giorgio Klontzas nel 1590: Costantino marcerà infine fino a Gerusalemme, dove morirà sul Golgota, dopo aver completato la sua missione.
Se la leggenda è ovviamente un racconto che dà speranza ai Romani da poco conquistati, è però vero che si tratta di una tradizione che, a quanto pare, impressiona e spaventa non poco i Turchi, come si evince da tutte le precauzioni che prendono per evitare che l’eventuale risveglio di Costantino XI possa avere luogo.
Infatti, non solo la Porta Aurea sarà murata (anche se in realtà, più prosaicamente, forse solo per motivi pratici), ma abbiamo un’interessante testimonianza di un diplomatico inglese, Thomas Roe, che visita Costantinopoli nel 1625.
Roe chiede il permesso di estrarre e portare via alcune pietre in particolare dalla Porta Aurea per un suo amico, collezionista di antichità, ma gli viene negato.
Secondo Roe, i Turchi dimostrerebbero un particolare timore superstizioso verso la Porta Aurea, e inoltre alcune delle statue lì poste sarebbero avvolte da un qualche tipo di “incantesimo”: se le statue venissero rimosse o abbattute, secondo i Turchi, avverrebbe una “grande alterazione” a Costantinopoli.
La leggenda di Costantino XI dormiente sopravvive per molti secoli, tornando alla ribalta un’ultima volta durante le guerre di indipendenza greche del XIX secolo e fino alla sconfitta finale nella guerra greco-turca del 1922.
Nel folklore, Costantino XI è ancora conosciuto come “l’imperatore di marmo”, proprio per via del suo nuovo stato, mentre attende di essere risvegliato.
Lettura consigliata
D. Nicolle 1992, The Immortal Emperor

Adoro le leggede. grazie!
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