Cosa collega gli ultimi anni di vita dell’impero romano e la battaglia di Agincourt del 1415?
Anche se ce ne dimentichiamo poiché studiamo i temi e i personaggi storici separatamente, spesso e volentieri non ci accorgiamo della reale connessione che in realtà esiste tra elementi apparentemente molto distanti.
In questo senso, è senz’altro molto affascinante il brevissimo “grado di separazione” tra due contesti assolutamente distanti tra loro: gli ultimi decenni di Costantinopoli e la battaglia di Agincourt.
Apparentemente nulla collega le due cose, se non fosse per un personaggio storico: il maresciallo di Francia Jean le Meingre, altrimenti maggiormente noto come Boucicaut.
Boucicaut passa una prima volta per Costantinopoli alla fine degli ’80 del XIV secolo, nel corso di un lungo viaggio in oriente che lo porta alla corte ottomana (dove rifiuta l’offerta di ingaggio del sultano Murad), in Siria e a Gerusalemme, dal quale rientra solo dopo mesi.
Fatto Maresciallo di Francia nel 1391, nel 1396 è uno dei protagonisti della disastrosa battaglia di Nicopoli, nell’attuale Bulgaria, contro gli Ottomani. Fatto prigioniero, sarà rilasciato dietro il pagamento di un riscatto.
Nel 1399, Boucicaut è di nuovo in Oriente, inviato da Filippo II di Borgogna con denaro e uomini in soccorso dell’imperatore Manuele II Paleologo, bloccato a Costantinopoli dal sultano Bayezid.
Alla testa di circa 10.000 soldati – tra nobili francesi, mercenari europei di varia provenienza e volontari, ai quali si uniscono contingenti e legni di Veneziani, Genovesi e dei cavalieri di Rodi – riesce a liberare efficacemente la Regina delle Città dal blocco ottomano, scacciando i nemici dalla colonia genovese di Pera.
Entrato trionfalmente a Costantinopoli dopo la vittoria, un riconoscente Manuele II Paleologo lo nomina “Gran Conestabile” dell’impero – molto probabilmente, viene insignito del titolo onorifico di 𝘮𝘦𝘨𝘢𝘴 𝘬𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘶𝘭𝘰𝘴.
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La lotta contro gli Ottomani prosegue per un paio di mesi, portando finalmente il nemico lontano dalla Città. Tuttavia, a Boucicaut è chiaro come la situazione sia insostenibile, sia nel breve che nel lungo periodo.
Rendendosi conto dello stato in cui versa Costantinopoli, è proprio Boucicaut a insistere perché tra 1399 e 1400 l’imperatore compia il suo secondo viaggio in Europa, chiedendo aiuti – ed è Boucicaut stesso ad accompagnarlo alla corte francese.
[Leggi anche Manuele II Paleologo e il viaggio in Occidente (1399): la testimonianza di Adam di Usk]
Purtroppo, dopo tre anni di viaggi e contrattazioni, Manuele II ottiene solo tante promesse ma nessun aiuto, e nel 1403 rientra a Costantinopoli, questa volta da solo: appena rientrato in patria, Boucicaut è stato assegnato ad altri incarichi, lontani dai territori orientali dove aveva operato fino ad allora.
La sua carriera militare finisce nella tremenda disfatta francese ad Agincourt del 1415, nella quale ha parte del comando della prima schiera francese.
Viene infatti catturato e muore in prigionia a Londra nel 1421.
Una volta riportato in Francia, il corpo viene sepolto nella cappella di famiglia nella basilica di San Martino di Tours.
Nonostante il lungo servizio per il regno di Francia, è forse la parentesi costantinopolitana ad aver lasciato il più profondo segno su Boucicaut.
Infatti sul suo epitaffio, oltre che come maresciallo di Francia è infatti ricordato come “Grand Connétable de l’Empereur et de l’Empire de Constantinople”: Gran Conestabile dell’imperatore e dell’impero di Costantinopoli.
Fonti e letture consigliate
D. Laland 1988, Jean II le Meingre, dit Boucicaut (1366-1421): étude d’une biographie héroïque
A. Mazas 1828, Vies des grands capitaines français du moyen-âge, Tomo 5, p. 307 e segg.
