Roma contro Anzio. Un secolo e mezzo di guerre

La città di Anzio, sulla costa laziale, per quanto concerne la sua Storia è usualmente ricordata per lo sbarco alleato del 1944.

Tuttavia, non tutti ricordano che la città di Anzio, nel suo periodo più antico, è un importante insediamento marittimo, sede principale dei Volsci, e che è spesso in conflitto con l’emergente potenza regionale di Roma.

Anziati e Romani si scontrano diverse volte sul campo di battaglia, ma in particolare si possono ricordare tre scontri importanti avvenuti tra V e IV sec. a.C.

La prima battaglia di Anzio di cui trattiamo si data al 484 a.C.
Dopo essere stati sconfitti dai Romani l’anno precedente, gli Anziati, approfittando del caos nell’Urbe per l’elezione del console Cesone Fabio Vibulano, invadono i territori dei Latini e degli Ernici. Nel mentre, preparano un esercito per difendersi.

L’esercito romano comandato dal secondo console, Lucio Emilio Mamercino, si accampa sulle alture di fronte ad Anzio, e dopo qualche giorno ingaggia battaglia con i Volsci. Questi sostengono il primo urto e poi indietreggiano, fingendo una ritirata e spingendo i Romani a un inseguimento disordinato.
A questo punto gli Anziati contrattaccano, mettendo in fuga i Romani e non potendo dedicarsi all’inseguimento a causa di un temporale.

Illustrazione di Sean O’ Brogain

Il secondo scontro di cui parliamo, avvenuto nel 468 a.C., vede invece vincitori i Romani.
L’anno precedente, nell’ambito della guerra contro Volsci ed Equi, i Romani devastano Cenone, una cittadina portuale dipendente da Anzio, e decidono di proseguire la guerra contro la città rivale.

I Romani, pur in inferiorità numerica, si scontrano con l’esercito equo-anziate a poco più di cinque chilometri da Anzio (“trenta stadi”), guidati dal console Tito Quinzio Capitolino Barbato.
Dopo una fase di equilibrio, i Romani riescono a far ripiegare entrambe le ali dell’esercito nemico. A seguito di qualche giorno di stallo e dopo l’arrivo di rinforzi, Volsci ed Equi tentano un assalto notturno al campo romano, ma anche questo viene respinto. A mezzogiorno, i Romani escono dal campo e mettono in fuga i nemici, inseguendoli e non concedendo loro quartiere.

La terza battaglia che vediamo qui, infine, vede la definitiva vittoria di Roma su Anzio.
Nel 338 a.C., è in corso la Guerra Latina, che vede Roma affrontare la Lega Latina è i suoi alleati, tra cui proprio Anzio.
I consoli Gaio Menio e Lucio Furio Camillo sconfiggono rispettivamente due eserciti della Lega Latina, uno dei quali, vinto da Gaio Menio sul fiume Astura, sta andando a congiungersi con gli alleati Volsci di Anzio.

Dopo questa vittoria, Anzio viene definitivamente sottomessa, divenendo una 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘯𝘪𝘢, e i Romani ne sequestrano le navi migliori della sua flotta, mentre il restante viene bruciato.

Mentre le prime vanno a costituire il primo nucleo accertato di una flotta militare romana, i rostri delle seconde vengono portati a Roma.
Questi vengono usati come peculiare decorazione di una tribuna innalzata nel Foro, che proprio da allora sarà note come “i Rostri”.

[Leggi anche Miti da sfatare. La prima flotta di Roma]

Fonti

Tito Livio, Ab Urbe Condita


Leave a Reply