La battaglia di Bathys Ryax (872). La vittoria sui Pauliciani

Tra le maggiori sfide del regno di Basilio I, fondatore della dinastia macedone, un posto di primo piano spetta sicuramente ai Pauliciani.

I Pauliciani sono una corrente cristiana dualista, considerata eretica e favorevole all’iconoclastia. Nati nel 655 e spesso perseguitati, durante il secolo della dinastia isaurica (717-802) non incontrano particolari problemi.
Proprio all’inizio di questo periodo i Pauliciani si riorganizzano nell’Anatolia centro-orientale, che sarà anche la loro futura area di espansione.

Tollerati dall’imperatore Niceforo I, che non li perseguita in cambio del loro servizio militare contro gli Arabi, sotto Teofilo e Michele III le persecuzioni riprendono, portando così i Pauliciani a una vera e propria secessione.

Karbeas, capo dei Pauliciani, nel 856 crea uno Stato in Asia Minore centro-orientale, con capitale Tephrike (oggi Divriği) e apertamente alleato degli Arabi.
A Kabreas succede il nipote, un personaggio del quale sappiamo solo quello che quasi certamente è un soprannome: Chrysocheir, “Mano d’oro”.

Chrysocheir tiene in scacco le truppe imperiali per più di dieci anni, arrivando addirittura a compiere raid fino alla costa occidentale dell’Anatolia, minacciando apertamente Nicea, Nicomedia, Efeso.

Salito al trono da un paio d’anni, nell’869 Basilio I cerca la pace con Chrysocheir, che però rifiuta, richiedendo che venga ufficializzata la secessione dei territori pauliciani.
Una richiesta evidentemente inaccettabile per l’imperatore, che si prepara così alla guerra.

Una prima campagna nell’871 volta alla conquista di Tephrike, guidata da Basilio I in persona, fallisce, e l’imperatore stesso si salva a malapena. Chrysocheir, galvanizzato dalla vittoria, si lancia in un raid verso Ancyra e la Galazia meridionale.

Nella primavera o estate dell’872, l’imperatore invia a occuparsi dei Pauliciani il 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘴𝘵𝘪𝘬𝘰𝘴 delle 𝘚𝘤𝘩𝘰𝘭𝘢𝘪, Cristoforo, al quale è assegnato il comando generale delle truppe. I Pauliciani iniziano a ritirarsi verso il loro territorio, riuscendo a evitare uno scontro.

Illustrazione di G. Albertini per The Eastern Romans 330-1461 AD

Ma Cristoforo è determinato a non lasciare scampo agli eretici.
Il 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘴𝘵𝘪𝘬𝘰𝘴 invia le truppe del tema Armeniakon e Charsianon, circa cinquemila uomini, a seguire le mosse di Chrysocheir, che non sembra rendersi conto di essere inseguito.
I comandanti dei due temi non hanno l’ordine di ingaggiare battaglia, ma solo di riferire se i Pauliciani proseguiranno nel raid o se torneranno verso Tephrike.

L’esercito pauliciano si accampa quindi nella valle presso il passo di Bathys Ryax, oggi passo di Kalınırmak,
Le forze imperiali pongono invece il campo presso la località boscosa di Zogoloenos. Scoppia improvvisamente una disputa tra i soldati dell’Armeniakon e quelli del Charsianon, poiché entrambe le parti rivendicano di essere le migliori e più coraggiose.

I generali dei due themi vedono in questa disputa un’opportunità, e decidono così di usare l’animosità dei loro uomini contro i Pauliciani.
Radunato un corpo di 600 uomini da entrambi i themi, questo viene lanciato in un attacco a sorpresa, all’alba, contro il campo di Chrysocheir, mentre il resto dell’esercito fa un gran baccano con trombe e tamburi, per dare l’impressione che sia in arrivo l’intero esercito di Cristoforo.

I Pauliciani, colti totalmente alla sprovvista, non tentano nemmeno di resistere e fuggono, sbandandosi. Per aggiungere il danno alla beffa, nella loro fuga incappano proprio nel grosso delle forze dei due themi, che senz’altro li stavano aspettando.

Chrysocheir riesce a fuggire con un pugno di uomini, ma un ufficiale di nome Poulades non rinuncia alla caccia: era stato prigioniero dei Pauliciani tempo addietro, e forse vuole la sua vendetta.
Approfittando di un momento di incertezza da parte del cavallo di Chrysocheir, Poulades trafigge il leader dei Pauliciani con la lancia, abbattendolo.

La testa di Chrysocheir verrà poi inviata a Costantinopoli, per segnare la fine della minaccia pauliciana – anche se Tephrike cadrà e sarà rasa al solo nell’878, anno che da alcuni studiosi è identificato anche con quello della battaglia di Bathys Ryax.

Letture consigliate

R. D’Amato 2008, The Eastern Romans 330-1461 AD


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