Titolo: L’uomo bizantino
Autore: AA. V.V.
Anno di pubblicazione: 1992
Editore: Editori Laterza
“Lasciate da parte una volta per sempre le usurate immagini di una Bisanzio oleograficamente raffinata o sottilmente discettante, si tende ormai ad abbandonare, nonostante qualche resistenza, anche la visione stereotipa di una Bisanzio granitica nella sua continuità, statica e immutabile, nella quale si estenuano le esperienze dell’impero di Roma antica. L’odierno angolo visuale si è spostato, invece, sull’uomo bizantino, sui caratteri distintivi che lo rendevano diverso dagli altri, in relazione all’eredità del passato, ma anche alla tipologia che venne a maturare e a manifestarsi nelle sue forme più compiute tra il secolo VII e il XII all’interno del più ampio periodo che va dalla nascita della nuova capitale di Costantino introno al 330 alla sua caduta in mani turche il 29 Maggio 1453. Ma quale l’uomo bizantino nella realtà di etnie diverse e di un millennio di vita che fu Bisanzio?”
Questo è il primo paragrafo dell’introduzione di questo volume, ormai un classico, a cura di Guglielmo Cavallo.
Un libro parte di una serie divulgativa ben più ampia (tra cui “L’uomo medievale” a cura di Jacques Le Goff e “L’uomo romano”, a cura di Andrea Giardina), che vuole esplorare la Storia dal punto di vista spesso dimenticato o sconosciuto di chi l’ha vissuta, in tutte le sue angolazioni.
Già dalle primissime frasi dunque scorgiamo qual è l’intento di questo volume, ossia quello di delineare l’aspetto della società dell’Impero Romano d’Oriente, scoprire da chi era composta, quali fossero le abitudini dei suoi abitanti, della loro quotidianità.
Il libro è diviso in dieci macro capitoli, a loro volte suddivisi in capitoli minori, scritti da diversi studiosi e specialisti del periodo (tra cui grandissimi nomi della bizantinistica quali Alexander Kazhdan, Alice-Mary Talbot e Cyril Mango), che ci illustrano, partendo dall’ultimo gradino della scala sociale, come doveva apparire il mondo romano del periodo bizantino in tutte le sue sfaccettature:
I – Il povero
II – Il contadino
III – Il soldato
IV – L’insegnante
V- La donna
VI – L’uomo d’affari
VII – Il vescovo
VIII – Il funzionario
IX – L’imperatore
X – Il santo
Osservata attraverso lo sguardo di dieci figure esemplari, si delinea davanti a noi la civiltà bizantina come un universo di tradizione e individualismo.
Anche se il libro è datato (quest’anno compie trent’anni), e se alcune informazioni sono sicuramente ormai superate, grazie alla sua ricchissima documentazione storica “L’uomo bizantino” è il volume ideale per chi si vuole approcciare al mondo dell’impero romano nel periodo medievale per la prima volta.
Come ogni classico che si rispetti, non può che avere un posto d’onore nella vostra libreria.
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