Le falere erano decorazioni militari del mondo romano, particolarmente nel periodo altoimperiale.
In epoca repubblicana accordate solo ai cavalieri, come ricorda Polibio (in contrapposizione ai fanti, che ricevevano la patella, forse una coppa o un piatto), dall’età augustea si trovano sempre più presenti nell’iconografia del periodo, rappresentate montate su imbracature come quella in foto – per la quale ringraziamo Res Bellica.
Benché oggi, in particolare nel mondo della rievocazione storica e in numerose ricostruzioni grafiche, siamo abituati ad associarle ai centurioni, ciò in realtà è fuorviante.
Dobbiamo sempre ricordare di come le falere fossero, appunto, un premio militare.
Come è vero che sicuramente esistevano centurioni che non hanno mai avuto modo di conquistare tale premio, è altrettanto vero che portastendardi e legionari di truppa avevano spesso occasione di guadagnarsele con il loro coraggio – e questo è indiscutibilmente comprovato da fonti iconografiche e letterarie; basti ricordare che la prima rappresentazione di un militare dotato di falere è proprio un aquilifero.
Letture consigliate (clicca i link qui sotto per acquistare la tua copia del libro)
G. Cascarino 2007, L’esercito romano. Armamento e organizzazione. Vol.I: dalle origini alla fine della repubblica
G. Cascarino 2008, L’esercito romano. Armamento e organizzazione. Vol. II: da Augusto ai Severi
Ottima informazione! In realtà è molto più semplice di quel che sembra, ma è normale che in molti pensino che tutti i centurione le indossassero.
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