A tavola con i Romani d’Oriente

Illustrazione di Luke Forwoodson

La cucina costantinopolitana tra tarda antichità e medioevo si inserisce nella tradizione greco-romana, senza esserne tuttavia una sua mera imitazione.

Il pane era sicuramente l’alimento fondamentale, con un consumo pro capite giornaliero di 325/600 grammi.

La farina, a partire dal VII secolo, si ricavava dal tricinum durum (il grano duro), più facile da trebbiare rispetto al triticum aestivum (grano tenero) d’età precedente.

Al pane poteva esser accompagnata una sorta di zuppa di cereali con farro, frumento, ed orzo.

Il riso era già noto da tempo, ma non era coltivato. Ciononostante ebbe un grande diffusione, specie sotto forma di base per i dolci.
Sappiamo, ad esempio, che l’imperatore Costantino VII era goloso di budino di riso.

La frutta cotta con miele e spezie accompagnava i piatti a base di carne, ma era anche molto apprezzata la frutta secca.

Nell’alimentazione costantinopolitana non mancavano legumi come lenticchie, piselli e fave. Era consumato inoltre un gran numero di verdure.

Latte e latticini erano molto apprezzati. Dalle province settentrionali provenivano il burro e la panna.
Era noto anche lo yogurt, che proveniva dalle steppe euro-asiatiche.

La carne più diffusa era di sicuro quella di pollo. Altri volatili, come fagiani e pavoni, erano riservati ai nobili.

Della gallina si mangiavano anche le uova, che a volte potevano servire per preparare una specie di omelette, detta sponghata.

Altre carni erano quelle di suino, ovino, e bovino, ma queste erano consumate in quantità minori.

Molto diffuso era il consumo di pesce, fresco o in salamoia.

Il mare intorno a Costantinopoli costituiva una grande risorsa ittica, e spesso il pesce sostituiva la carne nei piatti, particolarmente di quelli dei ceti più bassi.

Anche il vino era un alimento importantissimo, ed era addirittura previsto nelle razioni destinate agli schiavi.

A colazione e cena (due dei tre pasti della giornata) si beveva vino allungato con acqua.

Letture consigliate (clicca i link qui sotto per acquistare la tua copia del libro)

G. Cavallo (a cura di) 1992, L’uomo bizantino

G. Ravegnani 2015, La vita quotidiana alla fine del mondo antico

G. Ravegnani 2016, Teodora


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