Le Lunghe Mura di Tracia

Le Lunghe Mura, note anche come Muro anastasiano, furono fatte edificare dall’imperatore Anastasio (491-518), nel tentativo di porre un’ulteriore linea di difesa a Costantinopoli sul lato europeo, a 64 km dalla città.

Il Muro era completo di torri, fossati, cancelli e fortilizi. Presso la sezione centrale vi era un grande castrum rettangolare di 250 x 300 m.

Pur trattandosi di un’opera imponente (56 km di lunghezza dal Mar Nero al Mar di Marmara, alto cinque metri e spesso tre) non si rivelò molto efficace nel tenere fuori i barbari, che lo oltrepassarono varie volte.

Uno degli episodi più gravi fu l’attraversamento del Muro, completamente incustodito, da parte degli Unni di Zabergan nel 559, che furono fermati nella loro avanzata su Costantinopoli solo dall’intervento dell’ormai anziano Belisario.

Leggi anche L’ultima impresa di Belisario: la battaglia di Chettos (559).

Le Lunghe Mura furono definitivamente abbandonate nel VII secolo, e le sue pietre in gran parte riutilizzate per altre costruzioni, come accadde ad altre simili strutture fortificate dell’impero romano, come il Vallo di Adriano in Britannia (unica altra opera difensiva del mondo romano alla quale si possono paragonare le Lunghe Mura, per struttura e complessità).

Ai lettori maggiormente appassionati di fantasy, come tra l’altro sono io, non sarà certo sfuggita una certa somiglianza tra le Lunghe Mura di Tracia e il Rammas Echor tolkeniano, il grande muro esterno costruito sui Campi del Pelennor a difesa della città di Minas Tirith.

Letture consigliate (clicca i link qui sotto per acquistare la tua copia del libro)

Agazia, Storie

Lord Mahon, Belisarius


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