Titolo: “Le legioni cannensi. L’incredibile storia dei legionari sopravvissuti alla battaglia di Canne”
Autore: Giovanni Melappioni
Anno di pubblicazione: 2023
Nell’agilità del formato digitale, corrispondente a circa un centinaio di pagine, “Le legioni cannensi” riesce a essere due saggi in uno.
In che senso?
Partiamo dal tema più ovvio.
Il libro di Giovanni Melappioni riporta in vita una vicenda che ai più probabilmente è poco nota, ovvero quella dei sopravvissuti di Canne.
In numero circa di diecimila, riorganizzati in due legioni, i legionari che non incontrarono la morte per mano delle truppe di Annibale, affrontarono un destino infamante e, ai nostri occhi, profondamente ingiusto.
Confinati in Sicilia, costretti a un servizio permanente fino alla fine della guerra, considerati dei veri e propri paria…
…ironicamente, finiranno per diventare le truppe più esperte e affidabili dell’esercito romano, divenendo il cardine della vittoria di Scipione l’Africano alla battaglia di Zama.
[Per avere un assaggio della vicenda narrata nel libro, leggi l’articolo di Giovanni Melappioni “Battaglia di Canne; il destino delle legioni cannensi”]
Tuttavia, leggendo il libro, ci si accorge ben presto che Giovanni Melappioni ci racconta ben più della storia delle legioni cannensi.
L’autore nel libro infatti esplora e tratteggia, in modo essenziale ma preciso, come i Romani facessero davvero la guerra al tempo della Seconda Guerra Punica.
Una trattazione lucida, che non risparmia anche analisi fisiologica e psicologica dell’effetto del combattimento e della vita militare sui soldati – aspetti che, spesso, sono saltati a piè pari.
Grazie a “Le legioni cannensi“, Giovanni Melappioni ci ricorda come, nel III sec. a.C., l’esercito romano fosse ancora ben lungi dall’essere la sofisticata macchina bellica che popola il nostro immaginario.
E di come la guerra annibalica abbia costituito per l’esercito romano una sfida mortale e l’inizio, seppur lento, di una rivoluzione che vedrà l’apice un secolo dopo, con Gaio Mario.
Tanto i legionari quanti i combattenti dell’esercito cartaginese, in particolare i Libici e Libofenici (o Afri) sono descritti con precisione e usando lo stato più aggiornato degli studi disponibili.
Per cui vedrete come questi fanti cartaginesi fossero equipaggiati con scudi tipo thyreos, lonche (un giavellotto pesante, adatto anche al combattimento in mischia) e spade a doppio taglio…
…ciò sorprenderà forse molti, ma erano armati quindi in modo estremamente simile ai fanti romani dello stesso periodo.
Che altro dire? Questo libro è veramente un piccola chicca che ho scoperto e letto con immenso piacere.
Un titolo che non può mancare nella libreria di ogni vero appassionato di storia militare romana.
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“Le legioni cannensi”
Giovanni Melappioni è anche prolifico autore di romanzi storici.
Un consiglio spassionato: non perdete il suo “Milites. Cammino di Gloria“. Un viaggio nel mondo militare romano del III sec. a.C., alla vigilia della Seconda Guerra Punica…e l’inizio del viaggio proprio delle legioni cannensi!
Uno dei migliori romanzi storici che abbia letto negli ultimi anni – che non potete farvi scappare in abbinamento con “Le legioni cannensi”, per godere appieno dell’esperienza di lettura di entrambi i libri.

E se “Cammino di Gloria” vi avrà appassionato, allora non potete nemmeno perdervi il suo seguito: “Il destino del legionario“, con il quale la Seconda Guerra Punica entra nel vivo, e la vita del legionario Levinio, e delle future legioni cannensi viene sconvolta dall’arrivo di Annibale.
Un’avventura nella quale la lotta per la sopravvivenza e contro il tempo di uniscono in modo magistrale ed emozionante.
