Film e serie TV di ambientazione storica ci hanno ormai abituato e assuefatto a un gran numero di gestualità del mondo antico e medievale che noi diamo per assodate.
Tuttavia, questa abitudine spesso non solo ci porta a non interrogarci sulla veridicità del gesto rappresentato, ma spesso conduce anche a fenomeni di imitazione, fatti senza interrogarsi se ciò sia corretto o meno (a questo assisto sia nella vita di tutti i giorni che nel mondo della rievocazione storica).
È il caso della stretta di mano “alla romana”, invariabilmente eseguita stringendosi vicendevolmente gli avambracci – un modo di sicuro impatto, forte e a suo modo virile.
Ebbene, tale modo di stringere la mano, nel mondo romano, non è mai esistito.
Le fonti sono infatti colme di rappresentazioni di strette di mano eseguite esattamente nello stesso modo nel quale lo facciamo noi oggi – e questo lo si trova anche prima dei Romani o in altri contesti, ad esempio tra gli Assiri e i Greci -, mentre fonti che testimonino il modo cinematografico sono inesistenti.
Del resto, ciò non deve stupire, se consideriamo il grandissimo valore che i Romani davano alla mano destra, legata alla dea Fides, simbolo di potere (basti ricordare che lo strapotere del pater familias era chiamato “manus“), parte del corpo coinvolta in atti di solenne giuramento e sacrificio (la “clades dextra” di Muzio Scevola ne è un perfetto esempio).
La “dextrarum iunctio“, oggi ridotta a un saluto formale, in antico aveva una forte carica simbolica, legata alla sfera dell’amicitia.
Poteva rappresentare, per esempio, la riconciliazione pubblica tra due persone divise da rivalità. O ancora, era un gesto di enorme valore simbolico se eseguito e rappresentato in funzione di relazioni internazionali.
Pur non avendo del tutto lo stesso significato, parte della forte carica simbolica dello stringersi la mano destra è rimasto.
Ancora oggi, stringere la mano di una persona, anche sconosciuta, è considerato un gesto con il quale accordiamo fiducia. Al contrario, rifiutare la stretta di mano è un gesto chiarissimo di inimicizia.
E per chi ancora sostiene che fosse un gesto di fiducia per assicurarsi che l’altra persona non avesse armi nascoste nelle maniche o simili…vi ricordo che la quasi totalità delle tuniche del mondo antico era senza maniche.

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M. Milani 2017, La mano destra in Roma antica, in “Il corpo in Roma antica. Ricerche giuridiche”, pp. 25-122
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