Recensione: “The Eastern Romans 330-1461 AD”, di Raffaele D’Amato e Giorgio Albertini

Titolo: “The Eastern Romans 330-1461 AD”
Autore: Raffaele D’Amato
Illustrazioni: Giorgio Albertini
Anno pubblicazione: 2007
Editore: Concord Publications Company
Lingua: inglese.

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Chi colleziona i bei volumi illustrati della Osprey, o numeri di riviste come Focus Storia Wars, Ancient Warfare e Desperta Ferro, non potrà fare a meno di apprezzare questo libro.

Un lavoro agile e compatto (una cinquantina di pagine in tutto),The Eastern Romans 330-1461 ADè un viaggio visuale nella storia militare dell’impero romano durante il Medioevo, a partire dalla vittoria di Costantino a Ponte Milvio – la data iniziale nel titolo non fa ovviamente riferimento all’anno della battaglia, ma all’anno nel quale Costantino fece di Costantinopoli una nuova capitale dell’impero romano. 

La storia dell’impero romano in Oriente è affrontata attraverso alcuni brevi capitoli, caratterizzati da un’illustrazione a tavola intera – 20 in totale, più 2 tavole “bonus” – accompagnata da una pagina che descrive contesto storico, avvenimenti principali, la scena rappresentata e l’armamento rappresentato nella ricostruzione.

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Una delle tavole che troverete all’interno del volume, e che pubblico poiché adorna la parte posteriore della copertina. È qui rappresentata l’ultima battaglia di Anemas, membro del tagma degli Athanatoi, contro i Rus’. Ne avevo parlato in questo articolo.

Proprio le tavole, a mio avviso, sono il pezzo forte di questo libro. Sulla base delle ricostruzioni di D’Amato – per quanto basate sempre sulle fonti, i meno avvezzi all’autore potrebbero trovare alcune scelte poco “ortodosse” -, l’esperta mano di Giorgio Albertini riporta in vita in tutti i suoi colori l’apparato militare romano dalla tarda antichità alla fine del Medioevo. 

Sono rappresentati anche episodi e momenti meno conosciuti della Storia romana medievale, come la battaglia del Garigliano del 915, la battaglia di Antiochia in Pisidia del 1211, l’usurpazione di Andronico III del 1321.

Ben quattro tavole sono dedicate al fondamentale periodo del VI-VII secolo. Tra queste, la mia preferita (ed è anche la mia preferita dell’intero volume) è sicuramente l’imponente rappresentazione dell’esarca Isacio che si prepara ad affrontare i Longobardi allo Scultenna, nel 643.

Sfoglierete questo libro più e più volte, rapiti dai colori, dalle scene, alla ricerca di particolari che inizialmente non avevate notato.
Insomma, un libro che non potete lasciarvi sfuggire. Una vera chicca che merita di prendere posto nella vostra libreria.

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