I dromedarii. Le “truppe cammellate” dell’impero romano

Nel corso della loro Storia, i Romani hanno fatto uso moltissime volte di truppe specializzate per colmare le loro mancanze, in gran parte dei casi fornite da ausiliari e alleati.

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Tra le unità meno conosciute ma certamente più particolari vi sono i 𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦𝘥𝘢𝘳𝘪𝘪, che come dice il nome erano unità montate su camelidi.

Come accennato, di queste unità sappiamo però pochissimo. Più che vere e proprie unità, dal poco che emerge dalle fonti forse erano più che altro piccole unità specializzate in ruoli di esplorazione nelle aree aride dell’impero – non stupirà infatti che sono attestate soprattutto in Oriente.

Una delle prime unità attestate sembra però un vero e proprio reparto militare: la 𝘢𝘭𝘢 𝘐 𝘜𝘭𝘱𝘪𝘢 𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦𝘥𝘢𝘳𝘪𝘰𝘳𝘶𝘮 𝘮𝘪𝘭𝘭𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢, composta mille uomini, come dice il nome, e stanziata in Siria sotto Traiano.

Negli altri pochi casi attestati, tuttavia, sembra più che altro che i 𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦𝘥𝘢𝘳𝘪𝘪 siano soprattutto assegnate di supporto alle coorti di fanteria e 𝘢𝘭𝘢𝘦 di cavalleria ausiliaria.

Illustrazione di Giorgio Albertini

Ne è una testimonianza un tale Cronius Barbasitis, un 𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦𝘥𝘢𝘳𝘪𝘶𝘴 che viene però distaccato presso un’unità di cavalleria stanziata nel 156 d.C. in Egitto, la 𝘤𝘰𝘩𝘰𝘳𝘴 𝘐 𝘈𝘶𝘨𝘶𝘴𝘵𝘢 𝘗𝘳𝘢𝘦𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘓𝘶𝘴𝘪𝘵𝘢𝘯𝘰𝘳𝘶𝘮 𝘦𝘲𝘶𝘪𝘵𝘢𝘵𝘢.

Sappiamo anche che nel III sec. d.C. un piccolo corpo di quasi una quarantina di 𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦𝘥𝘢𝘳𝘪𝘪 è parte della 𝘤𝘰𝘩𝘰𝘳𝘴 𝘟𝘟 𝘗𝘢𝘭𝘮𝘺𝘳𝘦𝘯𝘰𝘳𝘶𝘮 𝘦𝘲𝘶𝘪𝘵𝘢𝘵𝘢.

L’ultima attestazione sicura dell’uso di camelidi in seno all’esercito, anche se soprattutto per trasportare carichi, è del IV secolo: si può infatti riconoscere quello che quasi sicuramente è un dromedario con un carico sulla groppa, in uno dei fregi dell’arco di Costantino.

Infine, dobbiamo tenere presente che i camelidi devono essere stati meno rari nelle province imperiali anche non orientali, più di quanto non immaginiamo di solito: ciò è infatti confermato in modo inequivocabile dai resti di questi animali (anche se non ne conosciamo l’utilizzo fatto in quel caso) datati al III-IV sec. rinvenuti a Viminacium, nella moderna Serbia.

Letture consigliate

S. Elliot 2023, Roman Special Forces and Special Ops: Speculatores, Exploratores, Protectores and Areani in the Service of Rome

S. Vuković, S. Blažić 2014, Camels from Roman imperial sites in Serbia, in “Anthropozoologica”, 49, pp. 281-295


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