Nel corso del suo regno più che trentennale (741-775), Costantino V impegna molte delle sue risorse ed energie in guerre contro i pericolosi vicini Bulgari.
Nel 759, dopo aver assicurato la frontiera orientale contro gli Arabi (che negli anni seguenti compiranno ancora incursioni ma senza risultati rilevanti), Costantino V inizia una serie di campagne per cercare di eliminare la nascente ma ormai affermata potenza bulgara.
Una prima azione da parte di Costantino è una rapida campagna contro le popolazioni slave soggette ai Bulgari (“Costantino V attaccò le Sclavinie di Macedonia, e soggiogò anche le altre”, sintetizza Teofane).
Nel 759, i Bulgari invadono la Tracia. Questo dà l’occasione perfetta a Costantino V per dichiarare guerra, avviando la prima campagna vera e propria contro il nemico.
Ma l’esito di questa prima impresa dalle fonti non è chiaro, anzi: se la Breve Storia del patriarca Niceforo testimonia una vittoria schiacciante dell’esercito imperiale, al contrario Teofane riporta una disastrosa sconfitta – un’imboscata al passo di Beregaba.
Tuttavia, la situazione interna al khanato bulgaro dà presto modo a Costantino V di prendersi la rivincita.
Nel 763, dopo una purga di nobili, viene eletto khan Teletzes, fortemente anti-romano. Il primo atto del suo governo è passare il Danubio e invadere la Tracia.
Questa volta, Costantino V, che tra l’altro accoglie molti Slavi in fuga dal nuovo khan, si muove in grande stile, muovendo 800 chelandia (una piccola e veloce nave da guerra), ognuna delle quali trasporta dodici cavalli, per un totale di 9600 animali.
Sono i destrieri dei soldati dei suoi nuovi reggimenti professionali, i tagmata, di stanza fissa a Costantinopoli e nuova forza “di intervento rapido”.
La flotta di Costantino V, seguita da un esercito via terra, si muove a nord, lungo la costa del Mar Nero, fino a raggiungere Anchialo.
Venuto a sapere del contrattacco imperiale, Teletzes si muove prontamente con 20.000 guerrieri per affrontarlo.
La vittoria di Costantino V nella battaglia che ne segue è totale, e viene celebrata con una parata trionfale per le vie di Costantinopoli.
Teletzes viene ucciso dagli stessi Bulgari, trascinando nuovamente la Bulgaria nell’anarchia. Costantino ne approfitta, ma se la campagna del 764 è vittoriosa, quella del 765 è un disastro – ma solo per le avverse condizioni meteorologiche, che distruggono parte della sua flotta.
Solo nel 770 la Bulgaria elegge un nuovo sovrano, Telerig, che nel 773 invade la Macedonia. Ma anche questa volta, Costantino riesce a sconfiggere i Bulgari, celebrando poi la vittoria nella capitale.
Nonostante le sue ripetute vittorie, Costantino V muore (alla vigilia di una nuova campagna, nel 775) senza essere riuscito però a soggiogare i Bulgari, che nei secoli successivi saranno uno dei più grandi e pericolosi avversari dell’impero romano.

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G. Breccia 2018, Lo scudo di Cristo. Le guerre dell’impero romano d’Oriente
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