Titolo: “Imperatori di Bisanzio”
Autore: Giorgio Ravegnani
Anno di pubblicazione: 2017
Editore: il Mulino
Il prof. Giorgio Ravegnani, docente emerito di Storia Medievale e di Storia dell’Italia Bizantina presso l’Università Ca’ Foscari, già autore di diversi testi e saggi riguardanti la storia e le vicende dei Romani d’Oriente, in questo piccolo ma ricco volume si dedica ai sovrani costantinopolitani ed alla loro corte.
Dal IV al XV secolo, gli imperatori romani sul trono di Costantinopoli furono l’incarnazione di un’autorità assoluta. Alla figura imperiale si legava una sfarzosa ritualità, quasi sacrale, che esprimeva in modo chiaro e visivo il potere degli eredi dei Cesari, sovrani e protettori di tutta la cristianità.
Il testo illustra in maniera chiara e dettagliata il complesso cerimoniale di corte, del quale vengono accuratamente rintracciati i significati.
Nella premessa al saggio, il professore scrive: “La letteratura di Bisanzio si sofferma spesso sulla corte, che impressionava fortemente l’immaginazione dei contemporanei sia per le vicende politiche sia per quelle legate al cerimoniale ed alla vita di ogni giorno. Procopio di cesarea, uno dei più noti storici bizantini, nelle sue celebri Storie Segrete ci offre ad esempio un quadro vivace di quella di Giustiniano e Teodora. Un altro autore dell’epoca, un modesto poeta africano di nome Corippo, ci racconta in versi la proclamazione di Giustino II nel 565 e la sua assunzione dell’ufficio di console l’anno successivo. Andando avanti nel tempo, si possono ricordare la “Cronografia” di Michele Psello, un erudito dell’XI secolo addentro alle vicende politiche, con la storia di numerosi sovrani di cui l’autore fu testimone e, ancora, l’opera posteriore di Anna Comnena, figlia di Alessio I, che nella sua monumentale Alessiade racconta la vita del padre. Ma è soprattutto la letteratura sul cerimoniale, che ebbe grande fortuna a Bisanzio, a portarci direttamente a contatto con la vita pubblica dei sovrani. Un posto di rilievo, in questo campo, spetta al Libro delle cerimonie di Costantino VII Porfirogenito, scritto tra il 938 ed il 959 dall’imperatore erudito per fissarne un canone”.
Il libro è composto da quattro macro parti, articolati in capitoletti più piccoli:
- Imperatore romano e cristiano
- La successione al trono
- L’imperatrice
- Vita alla corte di Costantinopoli
Lo stile del volume è quello inconfondibile del professore, ricco di aneddoti e particolari che aiutano a meglio comprendere i temi trattati.
Uniche, piccole pecche che mi sento di segnalare: nel capitolo riguardante la successione al trono di Costantinopoli, dato che non vi è stato per molto tempo un modo codificato per farlo, l’autore si perde un po’ in un lungo elenco in cui illustra come tutti gli imperatori siano arrivati alla porpora.
Al contrario, in quello sugli abiti e le insegne, purtroppo non si sofferma a dettagliare alcuni aspetti che sicuramente sarebbe stato interessante approfondire, come ad esempio il colore delle vesti.
Tolte queste minuzie, “Imperatori di Bisanzio” è davvero un testo che vale la pena leggere, se non altro per le curiosità che regala.
Personalmente mi rimarranno molto impressi l’aneddoto relativo alla vicenda in cui i Veneziani durante l’assedio di Corfù del 1149, si fecero beffe dell’allora imperatore, Manuele Comneno, a seguito di una lite tra gli assedianti. O le travagliate vicende dell’imperatrice Martina e del figlio Eracleona (ma di entrambe non vi dirò di più, per non togliervi piacere alla lettura).
Non posso che consigliare “Imperatori di Bisanzio” a tutti coloro che volessero approfondire il ruolo della figura imperiale, la vita di corte e i suoi protagonisti dal tardo antico al XV secolo.